SHOW ROOM VECCHI
Bologna, 2001
L'idea ruota intorno al tema del filo che unisce il bottone al tessuto giocato con forme morbide e arrotondate, con colori lucidi e sgargianti new-pop, appunto.
Abbiamo una sottile lastra colorata che fa capolino fuori dall’edificio,per segnalare l’ingresso allo showroom,
quale rientra immediatamente avvolgendosi su se stessa disegnando nello spazio la silhouette di una grande “G” simile a quella dello storico marchio aziendale.
La lastra prosegue sottolineando la scalinata che conduce alla sala riunioniinterrata, anzi precipita con essa incuneandosi nel terreno per ricomparire improvvisamente sulla parete verticale e dirigersi fulminea nella direzione opposta verso il corridoio che comunicherà con gli ambienti del marchio Penrose.
All’interno abbiamo uno spazio aperto, ottenuto con l’abbattimento di alcune porzioni dei muri esistenti che divengono ora pilastri ora setti di sostegno per una serie di architravi in ferro celati dalla lastra prima descritta.
Qui possono muoversi liberamente una serie di sedute accostabili in poliuretano espanso e una consolle che rielabora immagini virtuali per l’accostamento dei bott più disparati tessuti. Alle pareti infine sono collocati dei blister in materiale plastico trasparente che contengono e mostrano i bottoni messi in esposizione. Questi sacchetti possono essere facilmente rimossi grazie ad un
piccolo nastro di velcro fissato sul retro.
La presenza di grandi superfici vetrate retro illuminate che riportano in grande scala le immagini delle recenti campagne pubblicitarie conferiscono vivacità e tensione allo spazio.